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DALÌ VS PICASSO

testo di Fernando Arrabal

di Sergio Aguirre e Manola Nifosì
con Sergio Aguirre, Elena Fabiani, Luigi Monticelli, Manola Nifosì
scenografia Cristina Conticelli
costumi Alessandra Vadalà

Parigi 1937: Dalì e Picasso si confrontano in un dialogo teso e devastante sulle loro due opere emblematiche: Costruzione molle con fagioli bolliti e Guernica.
Scontro fra Titani. Scontro tra generazioni. Scontro fra padre e figlio. Dalì sceglie Picasso come padre, ne cerca l’attenzione e il riconoscimento per poi poterlo “uccidere”, affascinato dal pensiero freudiano che vede un “eroe” in tutti coloro che “si rivoltano contro l’autorità paterna e la dominano”. Così lo scontro si materializza. Campo di battaglia è l’artista e il suo “impegno”: opere che illustrano, documentano, denunciano didascalicamente; oppure opere che rappresentano, interpretano e traducono la realtà in un linguaggio diverso e universale? Parlare del proprio tempo in una lingua fuori dal tempo, tanto da diventare “pericolosi” e “contro”, in questa ambizione di eternità. Le donne, che assistono, sembrano relegate al ruolo stereotipato e passivo di generatrici del desiderio, muse necessarie alla creazione. Ma eccole dettare le regole del gioco, a cui tutti stanno partecipando più o meno consapevoli, e la situazione si ribalta: Dora e Gala, come “deus ex machina”, spostano le pedine sullo scacchiere. Mentre Dalì e Picasso entrano ed escono dai loro quadri in un gioco che trasforma continuamente il paesaggio. Un gioco che “decontestualizza” gli oggetti per “ricontestualizzarli” alla ricerca delle “risposte”, attraverso le piccole miserie umane, le ambiguità, verso la rivelazione ed il colpo di scena finale.

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produzione AttoDue in collaborazione con Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra


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