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CRESCITA: LA MINACCIA DEL LINGUAGGIO

LABORATORI TEATRALI INTENSIVI, per chi intende approfondire la formazione, possibilità di scegliere uno o più laboratori tra quelli proposti

I laboratori hanno come obiettivo lo sviluppo di alcuni ambiti della pratica sulla scena a partire da un progetto artistico autoriale. Prevedono una restituzione pubblica finale. È possibile frequentare questi laboratori solo dopo aver frequentato il corso propedeutico o aver dimostrato tramite colloquio di possedere la grammatica di base del  lavoro sulla scena.
Saranno proposti tre laboratori condotti da tre artisti\formazioni diverse per biografia artistica e poetica che svilupperanno una personale visione della scena e del testo scelto.

 

CRESCITA: LA MINACCIA DEL LINGUAGGIO | a cura di Luca Camilletti

Lo stato delle cose si relaziona con l’eccezione come una parte che completa il consolidamento di un assetto generale. Lo sviluppo del pensiero umano potrebbe procedere in modo più onesto se considerasse l’insieme come composto da ogni singola eccezione, invece che schiacciare l’eccezione stessa, con il linguaggio, nominandola. In altre parole, oltre al noto ed all’ignoto, che altro c’è?    I fantasmi del linguaggio svelano un equivoco costante: io non so, io ignoro, io mento. L’apparenza getta combustibile sul discorso narrativo e fa esplodere la certezza del significato. Tre punti di sospensione, pausa, silenzio. Lo scenario d’indagine proposto riguarda la comparsa della qualità di un mondo alterata da un malfunzionamento, cioè un attore che fa della presenza in scena il proprio campo di ricerca sensibile, l’estensione artificiale della propria scatola nera, la decostruzione della conoscenza, per generare dell’ossigeno necessario.

Si tratta di uno sguardo sul mondo e sulle cose che si nutre principalmente dell’esperienza della presenza in scena e di una drammaturgia organica che privilegia lo sviluppo di un’idea. Lo studio si attiva per essere parte di un processo di costruzione e composizione scenica che sposta l’attenzione e altera i territori della linearità, per scavare dentro le visioni che sostengono il linguaggio. Le parole contenute nelle opere di Harold Pinter per il teatro sono il riferimento alle contraddizioni di un’umanità smarrita e viva, una serie di dialoghi che nella loro precisione infame scardinano la parola come conseguenza della pronuncia. La sottigliezza e l’allusione sono elementi dell’enigma personale di ciascun interlocutore e ogni intercapedine è un abisso. Non si tratterà della messinscena di un testo specifico ma di un’opera di creazione che ne conterrà parzialmente delle spore germinate in un territorio autonomo. Silenzio.

DOVE Sesto Fiorentino
Laboratorionove House

QUANDO
dal 22 marzo al 30 maggio 2022
2 incontri settimanali
martedì e giovedì dalle ore 19.00 alle 21.30

◊ CF 15 


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