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FIRENZE LIBERA TUTTI

Uno spettacolo per festeggiare i Settanta anni della liberazione di Firenze

Con il sostegno della Regione Toscana

UNIONE OPERAIA DI COLONNATA, Piazza Rapisardi 6, Sesto Fiorentino
16 settembre – ore 21.00

Drammaturgia Alessandra Bedino, Enrico Moretti, Matteo Tortora
Progetto Simona Arrighi, Sandra Garuglieri, Silvano Panichi
Regia Simona Arrighi
Con Luisa Bosi, Roberto Gioffré , Veronica Rivolta, Matteo Tanganelli
Allestimento Francesco Migliorini
Costumi Antonio Musa

Si ringraziano Michelangelo Zorzit e Murmuris per la collaborazione al progetto

Ma come si fa a parlare ancora di Resistenza? Come si fa a non diventare noiosi, retorici, a non ripetere ciò che è già stato detto, scritto, pensato, documentato, digerito?
E soprattutto: oggi interessa ancora a qualcuno?

“…sono morta per attestare che si può amare follemente la vita e insieme accettare una morte necessaria”.

Ecco, quando mi sono imbattuta in queste parole, l’ultimo saluto di una delle tante donne che parteciparono alla lotta di liberazione poche ore prima di essere fucilata, ho capito che, sì, a me, a noi, interessava ancora raccontare quei giorni, quelle vite. Ancora e ancora.
Quelle parole così dirette, quella ‘morte necessaria’ per difendere la libertà, mi hanno messo di fronte ad una domanda scomoda, forse impossibile: “Per che cosa sarei disposta io a lottare? E a morire?”.
Perché non serve una guerra per avere un mondo da cambiare.

E allora ricordiamola questa Liberazione di Firenze! Festeggiamola, anche dopo 70 anni, per non dimenticare l’entusiasmo vitale, per onorare la speranza che nutrì il coraggio di tutti i protagonisti di quello straordinario momento di storia.
Simona Arrighi

LO SPETTACOLO
Una modesta sala da ballo, una festa di compleanno, una torta, un gruppo di attori che fa gli onori di casa. Chi si festeggia? Firenze, la sua ri/nascita, la Liberazione dell’11 agosto 1944.
Tra accese discussioni, brindisi e canzoni d’epoca, a poco a poco gli attori vestono i panni di quattro immaginari fiorentini del tempo di guerra: Mario, Edda, Vanda e Niccolò. Sono loro che raccontano i mesi che vanno dall’11 settembre ’43 all’11 agosto ’44, dal proprio punto di vista, l’unico forse che può dar conto di una grande momento di riscatto civile quale fu la Resistenza a Firenze. Perchè, come scriveva Tiziano Terzani, grande fiorentino capace di raccontare gli orrori delle guerre del mondo: ” … 6.000 morti nessuno li vede, ma un morto che ha famiglia, che ha bambini, quello fa impressione!”.
Alessandra Bedino


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