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PAROLE E SASSI CHIAVI DELLA CITTA’ 2017

PAROLE E SASSI – progetto nell’ambito di Chiavi della Città 2017

 

 
Siamo un collettivo di giovani donne di teatro che vogliono realizzare un’azione politica attraverso il proprio lavoro, molto spesso precario.
Aderiamo al movimento nato in Italia con la mobilitazione del 13 febbraio 2011, con l’obiettivo di rendere l’Italia un paese per donne.
Vogliamo riaffermare che il teatro ha una funzione sociale che è allo stesso tempo etica ed estetica. In quanto attrici, ci sentiamo responsabili della memoria e della trasmissione di alcune storie importanti nella nostra cultura.
Abbiamo scelto di partire dalla tragedia di Antigone anche perché, in questa storia, la questione del rapporto tra le donne e il potere è centrale.
Vogliamo raccontare Antigone alle bambine e ai bambini, perché possano conoscerla, ricordarla e raccontarla a loro volta.

Riteniamo la scuola uno dei momenti più importanti per la formazione di persone e di cittadini: per questo ogni attrice s’impegna a portare questo racconto in più scuole possibili del proprio territorio , nelle classi ma anche biblioteche, centri culturali, prati o “zone poetiche”, insomma luoghi dove ci siano le condizioni logistiche, ma soprattutto poetiche, per raccontare.
La scelta di andare nelle scuole è anche un modo contingente di far fronte, speriamo in modo temporaneo, ai gravi tagli che la scuola sta subendo e che compromettono fra l’altro, ogni giorno di più, la possibilità stessa di portare i bambini a teatro.
PAROLE e SASSI è un lavoro autoprodotto dal Collettivo Progetto Antigone.

In pratica
Le diciannove attrici, una per regione italiana, ma c’è anche Parigi, dopo aver
lavorato tutte insieme, presentano ora nella propria regione, il Racconto- Laboratorio PAROLE e SASSI.
Questo Racconto-Laboratorio ha un allestimento semplice e scarno, fatto di parole e sassi.
L’attrice, prima di iniziare il Racconto, fa un patto con i bambini: se riterranno la storia di Antigone importante, allora dovranno ri-raccontarla a più persone possibili e per questo prima di andarsene lascerà loro le parole, cioè il copione, e i sassi usati nel racconto.
Il Racconto ha una durata di 45 minuti e nel Laboratorio che segue, l’attrice e i bambini lavoreranno insieme sui temi della tragedia: l’essere fratelli e il prendersi cura, la giustizia e le leggi non scritte, la disobbedienza e il potere.
E lungo tutto il dramma ci sono domande che, sebbene non esplicite, riguardano i confini tra le cose, tra la sfera umana, animale e spirituale. Domande sul selvatico e sull’addomesticato, domande sul civilizzato e l’incivile, su cos’é naturale e cosa non lo è, su cosa è spirituale e cosa no. La cosa più facile è stabilire che qualcun altro è diverso da noi, e può essere comandato o reso inferiore, espropriato o escluso. Questa è la base per ogni conflitto di potere. In realtà, è la base della storia di Antigone, e di tutte le sue domande sulla natura e la natura umana. (Ali Smith in La storia di Antigone)
Dovunque vi siano discriminazioni razziali, conflitti, intolleranze religiose, dovunque una minoranza levi la sua voce a reclamare giustizia, Antigone torna ad assumere il ruolo dell’eroina che sfida i regimi totalitari in nome di una pietas universale che si estende dai fratelli di sangue a tutti gli uomini sentiti come fratelli, superando così ogni ethos tribale-nazionale.
PAROLE e SASSI è l’inizio di una pratica, che potrà forse continuare con altre storie importanti da salvare.
6B) Metodologie:
PAROLE e SASSI è rivolto a piccoli gruppi, massimo 25 bambini per volta, e può essere fatto :
- per una classe
- nelle biblioteche e in altri spazi della scuola in cui siano rispettate età e numero dei bambini.
Durata:

-in classe 1h30 circa (45 minuti di racconto, più un tempo di lavoro in cui sono coinvolti i bambini).

-con gli insegnanti incontro propedeutico 45 min circa per parlare e confrontarsi direttamente su obiettivi, contenuti e modalità di realizzazione della proposta. Gli incontri personali con gli insegnanti sono fondamentali anche perché permetteranno all’attrice di conoscere alcune caratteristiche della classe di poter quindi meglio adattare la proposta alle specifiche condizioni e esigenze di ogni singolo gruppo.
Prima del Racconto-Laboratorio, è bene che gli insegnanti non raccontino ai bambini la trama della storia, si consiglia però di lavorare in classe su alcuni dei temi in essa presenti:
-Rapporto tra fratelli e sorelle, affetto e rivalità, somiglianze e differenze, gelosie, alleanze e conflitti.
-Fiducia, sfiducia, obbedienza, disobbedienza alle figure adulte. Patti, accordi, promesse, giusto e ingiusto.
Il potere che deriva dall’essere adulti (sui bambini e i ragazzi), maschi (sulle femmine), forti (sui deboli).

Agli insegnanti viene consegnato un dossier di approfondimento, che contiene testi, bibliografia e tracce di lavoro utili a sviluppare con la classe vari percorsi a partire dai temi della storia e dai linguaggi espressivi utilizzati in Parole e Sassi.
E’ inoltre possibile sviluppare percorsi laboratoriali di più incontri; tempi e modi saranno pensati e proposti dall’attrice in sintonia con gli insegnanti o gli operatori culturali, secondo le richieste.
Alla classe vengono consegnati il copione di Parole e Sassi e otto sassi simili a quelli usati dall’attrice nel Racconto, perché bambini e ragazzi possano a loro volta raccontare ad altri la storia. in particolare, come è già stato sperimentato con grande successo in altre città, ogni ragazzo è invitato, a portare a casa per alcuni giorni, a turno, i sassi e raccontare la storia alla propria famiglia. La classe potrà poi creare un racconto collettivo di cui i destinatari saranno le famiglie nel loro insieme. In questo modo si creerà uno scambio e una forte relazione tra ogni singolo bambino, la sua famiglia, la comunità/classe e la comunità/famiglie.


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